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L’ampio uso di apparecchiature elettriche , nel settore delle telecomunicazioni, ha generato nella popolazione timori in merito al rischio derivante dai campi elettromagnetici sulla salute delle persone

Per la popolazione generale i telefoni cellulari sono la sorgente di esposizione più importante, mentre gli impianti fissi (stazioni radio base, antenne radio-televisive, WiFi) forniscono contributi di gran lunga inferiori all’esposizione media quotidiana. L’esposizione a radiofrequenze durante l’uso del cellulare è intermittente, d’intensità variabile e strettamente localizzata:

  • l’esposizione ha luogo solo quando è l’utente a parlare (non quando ascolta), oppure durante la trasmissione di dati (non in fase di ricezione)
  • la forza del segnale emesso dal dispositivo è inversamente proporzionale alla distanza dalla stazione radio base più vicina e viene automaticamente regolata al livello più basso compatibile con una buona qualità della conversazione (nel caso di chiamate vocali).

Con l’evoluzione della telefonia mobile, i sistemi di controllo automatico della potenza di emissione sono diventati sempre più efficienti e l’esposizione dell’utente durante l’uso del telefono cellulare è notevolmente diminuita nel tempo. L’uso del telefono cellulare comporta un’esposizione strettamente localizzata e l’assorbimento dell’energia diminuisce drasticamente all’aumentare della distanza tra utente e dispositivo.

Alla luce di quanto riportato, si dovrà prestare particolare attenzione all’utilizzo di telefoni cellulari. In merito la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha incluso le radiazioni dai cellulari tra gli elementi ‘possibilmente cancerogeni’ (gruppo B2) sulla base di un incremento del rischio di glioma – un tipo di tumore cerebrale maligno – associato all’uso dei telefoni cellulari

Il Consiglio Superiore della Sanità fornisce alcune raccomandazioni:

  • Scegliere il modello di cellulare con minore sar-specific absorbing rate;
  • Evitare di tenere il cellulare a contatto con il corpo. Evitare tasche dei pantaloni e della camicia;
  • Non addormentarsi con il cellulare acceso troppo vicino al cuscino;
  • Prediligere la linea telefonica fissa laddove possibile;
  • Evitare chiamate quando c’è poco segnale (poche barre del segnale di campo significano più radiazioni);
  • Limitare le chiamate in movimento (auto, treno) poiché in tali situazioni il cellulare emette più radiazioni;
  • Tenere lontano il cellulare dalla testa sino alla risposta (durante il tentativo di connessione emette più radiazioni);
  • Prediligere l’auricolare (con il filo), vivavoce o sms ogni volta che è possibile;
  • Effettuare chiamate di breve durata e alternare l’orecchio.

Fonte: IARC e Consiglio Superiore della Sanità

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